19 Aprile 2024
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Time slips al Centro diurno Alzheimer
Gli ospiti inventano una storia

22-09-2022 13:21 - Le nostre news
Forget memory try imagination

"C’era una volta un’orsa con il suo piccolo…" E’ tempo di Time slips al Centro diurno Alzheimer e Immacolata, Diva, Maria Grazia, Giovanna, Fiorella, Cristina, Anna, Marco inventano una storia.
Time slips -Il tempo scorre- è un metodo di scrittura creativa, nato negli anni novanta all’Università del Wisconsin da un progetto rivolto a pazienti con demenza, al fine di coltivare immaginazione e creatività nei casi in cui le capacità cognitive, in particolare quelle mnemoniche, risultavano compromesse. L’attività di Time slips, che piace molto ai nostri ospiti, ha inizio dalla visione di un’immagine priva di riferimenti a contesti familiari e quotidiani – noi abbiamo scelto una foto di orsi con un cucciolo in una banchina polare- per favorire al meglio l’immaginazione che, svincolata da confini emotivi e richiami autobiografici, può muoversi liberamente in un terreno inesplorato. Nella successione degli interventi, spontanei o stimolati da domande aperte, la storia prende corpo e diventa sintesi corale delle singole espressività. Time slips è un’affascinante opportunità di comunicazione, capace di soddisfare i bisogni di interazione e di inclusione degli ospiti, dove ogni espressione è accettata e trascritta così come viene esternata, nella sua unicità, senza correzioni o aggiustamenti, e confluisce in un testo a volte frammentato e incompleto, ma sempre autentico. La storia, una volta terminata e firmata a nome di tutti, viene letta al gruppo, che applaude al lavoro comune e ne sceglie il titolo. La mamma orsa è quello suggerito da Cristina per la nostra storia, che vi invitiamo a leggere nella foto di copertina.
Una bella e gradevole esperienza, nella quale abbiamo scritto una pagina di letteratura del tutto è possibile- anche trovare una lepre in mezzo ai ghiacci- in cui l’immaginazione corre senza freni nel vuoto di una memoria che svanisce. Perché, come dice Kitwood, “la salvezza sta nell’espressività”.


Fonte: animazione

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