19 Aprile 2024
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Racconto di me: i ricordi d'autunno

20-09-2022 18:56 - Le nostre news
Il colloquio autobiografico, le storie di vita ed il coro dei ricordi

Nello svolgersi dell'attività quotidiana di animazione e socializzazione, il bisogno di raccontare dei nostri Ospiti nasce in modo spontaneo, diventando giorno dopo giorno, momento di condivisione e partecipazione.Il servizio di animazione, mediatore della comunicazione, anche con l'importante contributo dei volontari di associazioni del territorio, attraverso l'approccio biografico, raccoglie ed organizza le testimonianze dal 2006, per conservarle e proteggerle, per riproporle in lettura, accompagnando ed assistendo gli Ospiti, incoraggiandoli e promuovendone l'autostima. Le singole storie, rispecchiando il tempo nel quale i nostri Ospiti hanno vissuto, si trasformano in un prezioso documento, in cui la rappresentazione individuale è collocata nell'orizzonte generale della loro cultura locale. Nei colloqui biografici gli Ospiti raccontano momenti della loro vita e delle persone incontrate, i luoghi, i sapori e gli odori: l'autobiografia è perciò corale, è una testimonianza di vita per non smarrire i ricordi e le memorie. Con questo prezioso patrimonio oggetto dei colloqui biografici, abbiamo inoltre partecipato a premi letterari e di poesia. Nel 2016 è stato pubblicato il volume “Poesie d'argento”, una raccolta di poesie espressione corale, frutto del mondo interiore dei nostri Ospiti. L'approccio biografico è tematico e riguarda: il racconto dei ricordi dell'infanzia e del gioco con gli amici, la città od il paese, la loro famiglia, la scuola, gli svaghi, le canzoni, la televisione, il mercato rionale, il teatro e l'opera, il mare o la montagna ….L'autunno nei ricordi raccolti, è vivace e brioso e talvolta con qualche nota grigia, proprio come il cielo di questa meravigliosa stagione. “…L'autunno era come l'estate una bella e colorata stagione per noi bambini soltanto, che si doveva rientrare prima a casa perché le giornate erano più corte…nel bar la Sig.ra Lidia aveva sistemato in una stanza delle panche per farci vedere in comodità la televisione …in una cassettina mettevamo 10 lire per lo spettacolo…”, “…ai primi di ottobre quando uscivo da scuola, con le amichette si andava a cercare le castagne …io mettevo i cardi direttamente nel sacchetto per far prima e poi, in una piazzetta dietro casa, si schiacciavano con i piedi per fare uscire le castagne…”, “…andavo a scuola fino a novembre con i calzoni corti ma non avevo freddo perché in aula c'era la stufa a legna che scaldava molto …tutte le sere la mamma mi lavava dentro un pesante secchio di metallo con l'acqua ben caldo perché ero sporco e nero come un tizz …”, “…alcune volte sul tavolo a pranzo il piatto era vuoto ma io e le mie sorelle non ci lamentavamo mai e uscivamo a giocare … una nostra vicina ci offriva un piatto di minestra calda e gustosa ed eravamo felici …”

Io sono ciò che mi sfugge
F. Kafka


Fonte: Animazione

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