26 Aprile 2024
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Il Golfo dei poeti in video
Primo incontro con Faggioni, videomaker del CAI

28-10-2022 13:14 - Le nostre news
Per gli ospiti un viaggio virtuale da Lerici a Portovenere

“A Portovenere ci sono stata in viaggio di nozze- dice Rita, riconoscendo, nei video presentati, gli specchi di mare del golfo di Spezia- sono posti bellissimi”.
Le isole della Palmaria, del Tino, del Tinetto, Portovenere, Lerici, Tellaro, incantano con la loro bellezza gli ospiti che hanno partecipato, ieri, a un incontro-visione sul Golfo dei poeti, tenuto da Emilio Faggioni. Avvocato, socio CAI, in carica nel collegio dei probiviri del Club alpino, videomaker per passione, all'attivo molti video documentaristici e paesaggistici, Faggioni sottolinea quanto sia “importante e piacevole condividere la bellezza di luoghi di mare e di montagna”. “Fino al 2016- continua- scattavo solo foto. Dopo ho cominciato a girare video, la visione dinamica dei paesaggi permette di coglierne tutti i particolari”.
Nei filmati scorrono borghi, spiagge, insenature, corredati da riferimenti storici e della tradizione di alcune perle del meraviglioso Golfo di Spezia, amato e cantato da famosi artisti, Byron, Shelley, Montale, Soldati, per ricordarne alcuni. E ricordi di mare, di giornate spensierate, di gite fuoriporta attraversano la memoria dei nostri ospiti: “Da giovane andavo a Lerici in vespa”, “D'Estate facevamo gite alla Palmaria, con la famiglia”, “Il mese scorso sono andata a fare un giro a Tellaro con mio fratello”, “Sono socia CAI, ho fatto bellissime escursioni”.
Durante l'incontro con Faggioni, il primo di un ciclo dedicato alle bellezze paesaggistiche e naturali del territorio, si sono sviluppati approfondimenti e dalla platea sono state poste domande all'autore dei video.
Protagonisti indiscussi del pomeriggio, semplicemente con la loro bellezza mozzafiato, sono stati, fermi nel tempo, la chiesa di San Pietro sul promontorio di Portovenere, il faro del Tino che illumina la notte, le sagome allungate della Palmaria, del Tino e del Tinetto, il castello di Lerici. I quali hanno raggiunto gli ospiti “attraverso il velo evanescente di una spuma, di una cipria di mare”, come canta Montale.


Fonte: animazione

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