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Giochi di movimento
Per un invecchiamento attivo

12-08-2022 12:45 - Le nostre news
"L'uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare”

Gioco del palloncino, del canestro, dei birilli, dello specchio; percorsi per l'orientamento spazio-temporale e altre semplici attività di movimento, nel programma di animazione della Rsa e del Centro diurno Alzheimer.
“L'uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare”. George Bernard Show docet. Unendo la funzione benefica del gioco, che apre contesti di svago e di divertimento, ai vantaggi che l'attività di movimento produce nella sfera fisica ed emotiva degli ospiti, si traccia un cardine massimo verso l' invecchiamento attivo.
I giochi e le attività di movimento, proposti con l'utilizzo di strategie facilitanti, permettono la conservazione delle autonomie, spendibili nella vita di tutti i giorni, intervenendo sull'esercizio della coordinazione motoria. Attivano le abiltà fisiche che corrono in parallelo a quelle cognitive, richiedendo capacità di concentrazione e di memoria. Essi danno vita a setting di socializzazione e di aggregazione, nei quali fioriscono benessere e autostima.
Tra i giochi di movimento quello più apprezzato è quello della palla. Gioco antico- giocato a coppie, in gruppi, gli ospiti disposti in cerchio e l'operatore nel mezzo- si adatta a molte varianti: per esempio chi riceve la palla pronuncia il proprio nome, oppure la rilancia senza fermarla, o prosegue una conta già avviata. Nei casi in cui la comunicazione verbale è compromessa, è molto indicato il gioco con i palloncini, che segnano tra i partecipanti percorsi leggeri e colorati di comunicazione alternativa e di riconoscimento dell'altro, nel linguaggio ancora possibile degli occhi e dei gesti.


Fonte: animazione

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