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Arteterapia, l'esposizione delle opere degli ospiti

19-05-2023 15:52 - Le nostre news
“Riconciliarsi”: il 27 maggio, alla Casa di riposo, si accendono i riflettori sull'atelier terapeutico di Ana Maria Nistor e Luca Graziano

L'arte che risveglia, workshop di arteterapia, condotto da Ana Maria Nistor, tirocinante dell'associazione C.R.E.T.E e coadiuvata da Luca Graziano, e rivolto a due gruppi di ospiti della Rsa e del Centro diurno Alzheimer, è giunto al termine. Il laboratorio terapeutico fa parte del progetto Riconciliarsi: artisti, comunità, istituzioni, un progetto del mudaC con la città di Carrara a cura di Maria Rosa Sossai. Sabato 27 maggio alle ore 11:00, alla Casa di riposo, sarà illustrato il progetto espressivo-terapeutico del quale i nostri ospiti hanno beneficiato. Saranno presentati una tela con i nomi di tutti i partecipanti e un catalogo dei disegni realizzati e sarà allestita l'esposizione delle opere; e da venerdì 26 maggio (inaugurazione alle ore 16:00) fino a domenica 25 giugno, nell'atrio del Comune di Carrara, sarà visibile la mostra delle sculture in creta create durante i laboratori di arteterapia. “L'esposizione finale dei lavori sarà il momento in cui la comunità entrerà in contatto con il vissuto interiore di ciascun artista", leggiamo nel progetto di Ana Maria e di Luca;“il lavoro svolto- continuano i due giovani curatori- sarà valorizzato così da portare un riconoscimento che riconcili e ripaghi dell'essersi messi in gioco”.
Ana Maria e Luca, in questi mesi, hanno instaurato una relazione di fiducia con gli ospiti e li hanno accompagnati in uno straordinario viaggio. I partecipanti hanno potuto condividerne le tappe nel rispetto reciproco e praticando la sospensione del giudizio sul lavoro proprio e altrui. La meta non è stata il raggiungimento di canoni estetici, ma la bellezza dell'espressione di emozioni e sentimenti. I lavori realizzati, facendo uso delle arti pittoriche o plastiche, scegliendo liberamente quali materiali e strumenti utilizzare, sono la traduzione delle singole interiorità, una sorta di oggetto transizionale, nel quale riconoscersi e dal quale trarre cura, accettazione e sollievo.
“I disegni che ho fatto rappresentano me stessa”, “Il pennello correva libero sul foglio…”, “Nell'albero che ho dipinto il buco è la casa dello scoiattolo”, “Sono stato bene…”, “Grazie ragazzi, è stata una bellissima esperienza”: questi sono alcuni, tra i tanti commenti, che i partecipanti hanno espresso.
In attesa del 26 e del 27 maggio, quando i riflettori saranno accesi sulle opere degli ospiti e sull'arte che promuove la libera partecipazione, la condivisione nel gruppo e, soprattutto, la cura, nella sua forma più sincera e spontanea, ringraziamo Ana Maria e Luca per il tempo prezioso e benefico che hanno trascorso con noi.


Fonte: animazione

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